CIVITAVECCHIA D'ARPINO
ARPINO
Tra i centri abitati che sorgono nell’area compresa tra il medio corso del Fiume Liri e il Fiume Melfa, Arpino, città di Cicerone, è quello che può vantare le più grandi ricchezze sia storiche che culturali. Adagiato su dolci colline, sorge a 450 metri di altezza e accoglie al suo interno importanti palazzi storici e pregevoli chiese.
Tra i primi possiamo citare il Palazzo del Cavalier d’Arpino, il Palazzo Municipale. il Palazzo del “Tulliano” che accoglie il famoso liceo, il Palazzo Quadrini e il Palazzo
Sangermano.
La più importante chiesa di Arpino è quella dedicata a San Michele Arcangelo. Recenti studi fanno ritenere che l’attuale edificio sorga su un antichissimo tempio pagano. Tuttavia, l’attuale struttura risale al XVIII e XIX secolo. Da Arpino, seguendo le indicazioni per Casalvieri, si raggiunge l’imperdibile Acropoli di Civitavecchia, piccolo centro di umanità secolare, raccolta entro una barriera di mura megalitiche, essa irradia ancora, per il turista che la raggiunge, suggestioni e testimonianze di una vita arcaica. Civitavecchia fu, probabilmente, il nucleo originario del primitivo insediamento volsco (VII-VI sec. a.C.), fondato per necessità di difesa su un luogo alto e dirupato e poi circondato da possenti mura al fine di scoraggiare i Marsi e i Sanniti che ne minacciavano la sicurezza e i beni.
L'arco a sesto acuto, alto 4,20 metri, battezzato come "Porta Tana del Lupo", ha forma architravata e massi poligonali ed è formato da blocchi sovrapposti che si restringono verso la cima, tagliati obliquamente sul lato interno.
A fianco dell’Arco a sesto acuto incontriamo un gioiello settecentesco: la chiesa della SS. Trinità di stile romanico con pianta a croce greca, essa fu fatta costruire nel 1720 dal Cardinale Giuseppe Pesce, maestro e rettore della Cappella Pontificia.
Proseguendo per la stradina che taglia in due il borgo si arriva alla chiesa di S.Vito (XVI secolo) a tre navate. Sull’altare maggiore si può ammirare una tela del Cavalier d’Arpino.
Usciti dalla chiesa, prendendo a sinistra la stradina di fronte, concludiamo questo breve viaggio attraverso i luoghi, il tempo, i monumenti di Civitavecchia nella piccola rotonda-belvedere che si affaccia sulla valle sottostante. Di qui l’ampiezza dell’orizzonte, le pendici della rocca rivestita di querce ed olivi e il silenzio che regna tutto intorno, sono di grande suggestione.
Specialità gastronomiche: L’eccellenza di Arpino è sicuramente l’olio extra vergine d’oliva. Il piatto imperdibile sono le sagne e fagioli con asparagi selvatici.
Molto apprezzate sono anche le carni locali e i dolci della tradizione.